Un Halloween molto speciale racconto del terrore di Stefania
Il trentun ottobre Anita si svegliò molto tardi. La
notte era ormai inoltrata e li, in aperta campagna, non si udivano
altro che il rombo dei tuoni e l'ululato del vento.
Anita sbadiglò, poi,con molta cautela si sgranchì
le gambe e si mise seduta. Ma dove erano finiti tutti gli altri?
Il campo era deserto. Possibile che fossero partiti senza di
lei? C'era da aspettarselo.....era così tardi....di solito
partivano al tramonto....Anita controllò il suo vecchissimo
orologio da polso, pur sapendo che era fermo da tempo immemorabile.
Infine decise di alzarsi: sarebbe andata da sola, ma non le
importava. Infilò una mano nel terriccio umido e coperto
di foglie secche e tirò fuori quello che sembrava un
lontano parente di uno specchietto da bagno sporco e rovinato.
Anita rimase piuttosto sorpresa; pensava di avere un aspetto
migliore.... Lo specchietto rimandava lo sguardo di una giovane
dai vestiti laceri e sporchi, i capelli spettinati e la pelle
piena di macchie.
Anita sospirò, rimettendo a posto lo specchietto. Aveva
deciso che quella notte sarebbe andata a cercare i suoi genitori.
Sperava che abitassero ancora nella vecchia cascina vicino al
fiume. E sperava anche, di non spaventarli troppo, dato che
il suo aspetto non era dei migliori.
Se avesse avuto fortuna magari avrebbe trovato anche qualcosa
da mangiare. "Si", pensò incamminandosi lentamente
tra alcune pietre scure, "Quello che ci vuole é
uno spuntino". Era così tanto che non mangiava!
Ciò che desiderava di più era un bel piatto di
castagne, magari arrostite, e .... perché no, un bicchiere
di vino rosso.
Anita si fermò: era giunta nelle vicinanze di un villaggio.
Sentiva le risate dei bambini e lo scoppiettare dei fuochi nei
camini."Ma si", pensò Anita, "questi bambini
mi saranno parecchio utili se non troverò nulla da mangiare.
Halloween...." pensò ancora "Halloween. Il
ritorno per una notte dei morti sulla terra."
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